I Conservatori italiani a congresso: Europa, Identità, Libertà.

Il 30 settembre scorso si è svolto a Roma il convegno internazionale “Italian Conservatism“, organizzato da Nazione Futura, Fondazione Tatarella e The European Conservative. L’aria che si respirava tra i partecipanti e i relatori, sia nazionali che internazionali, era di grande euforia e soddisfazione, per il successo elettorale conseguito, il fine settimana precedente, dalla coalizione di centrodestra.

Nella tre giorni di congresso, si sono susseguiti gli interventi di numerosi esponenti del mondo culturale e politico conservatore, italiano ed internazionale, con relatori provenienti da Portogallo, Spagna, Ungheria, Svezia, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Inghilterra, Israele, Argentina e Stati Uniti.

L’obiettivo dell’evento era quello di riunire le forze conservatrici e stimolare il dialogo. Nel corso dell’evento sono stati affrontati molti argomenti. Tra i principali: l’identità nazionale e il patrimonio culturale, da difendere e condividere con le altre nazioni. E’ stato inoltre affrontato il tema dell’ambiente, cercando di dare, alle domande più comuni, risposte nuove, a partire dal concetto che l’essere umano non è nemico dell’ambiente. Si è parlato anche di economia, evidenziando quanto sia importate evitare sterili politiche di assistenzialismo, favorendo invece l’occupazione attraverso la riduzione del cuneo fiscale, la formazione dei giovani e la riqualificazione dei lavoratori. L’Europa è stata invece al centro di molti degli interventi proposti dai relatori internazionali: una nuova Europa delle Nazioni (caratterizzate da tradizioni, cultura, valori e identità) e non dei burocrati.

Tra le molte personalità intervenute voglio citarne tre e non per caso: Lorenzo Fontana, Raffele Fitto e Gennaro Sangiuliano che, nel breve volgere di un un paio di settimane, sono stati nominati rispettivamente Presidente della Camera dei Deputati, Ministro degli Affari Europei, delle Politiche di coesione e PNRR, e Ministro della Cultura.

Il messaggio partito dal convegno è stato forte e chiaro: la cultura conservatrice c’è ed è viva! Il ruolo che le compete è quello di divulgare i valori e il pensiero conservatore nella società, e di essere di supporto e stimolo all’azione politica.

Complimenti a tutti coloro che si sono spesi per il successo dell’evento. In particolar modo Francesco Giubilei, Presidente di Nazione Futura e Fondazione Tatarella, Fabrizio Tatarella, Vicepresidente di Fondazione Tatarella e Alvino-Mario Fantini, Direttore di The European Conservative, per aver coordinato magistralmente le rispettive associazioni.

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