Cancellazione e rifiuto

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Artisti, a Milano dovete fare i conti con la Giunta Sala! In una sola settimana la nostra città ha visto la Statua di Indro Montanelli nuovamente vandalizzata e, a meno di 24 ore di distanza, ha registrato un nuovo fronte di polemica, in questo caso su un tema che non dovrebbe certo generare controversie: la maternità.

Cancel culture milanese

Il Comune di Milano ha rifiutato la donazione della Statua realizzata dall’artista Vera Omodeo intitolata: “Dal latte materno veniamo”, che raffigura il gesto genuino e naturale dell’allattamento, simbolo per eccellenza della maternità. Ma è proprio la motivazione addotta dalla Commissione di esperti del Comune di Milano chiamata ad esprimersi sull’opera che fa rabbrividire: il rifiuto sarebbe legato al fatto che il soggetto rappresenta “valori non condivisi da tutti”, dal momento che essa esprimerebbe delle “sfumature squisitamente religiose”, ragione per cui non sarebbe adeguato il suo inserimento in uno spazio condiviso.

Partendo dal presupposto che contestare a un’opera d’arte di non rappresentare valori condivisibili sia ridicolo e assurdo (molte opere dall’indiscutibile bellezza come la “Maja Desnuda” di Francisco Goya o “Le tre età della donna” di Gustav Klimt anche ai tempi della loro esposizione erano state criticate poiché rappresentavano figurativamente un’immagine della donna al di fuori dei canoni classici), i Commissari di Palazzo Marino dovrebbero ripulirsi dai loro preconcetti ideologici.

Un tema universale e trasversale

La Statua, infatti, non solo non esplicita alcun riferimento di carattere religioso come ribadito dalla Direttrice del “Museo Diocesano” Nadia Righi, ma rappresenta un tema universale e trasversale alla storia dell’arte: dalle Madonne con Bambino dell’arte Medievale e Rinascimentale fino ai secoli più recenti attraverso un’immagine più laica, la figura della Donna e della sua prole rappresenta il romantico e indissolubile legame tra una madre e il suo bambino, simbolo di amore e vita che lega l’umanità tutta. Nulla di più bello di una mamma che si dona al proprio figlio, nulla di più genuino e sincero di un rapporto genitoriale.

Il messaggio ideologico della Giunta Sala

Il messaggio inviato dai funzionari del Comune di Milano è chiaro e spaventoso, nessuna condanna per chi imbratta Vittorio Emanuele a Cavallo o la Statua di Indro Montanelli, ma tante critiche a una mamma che allatta il proprio bambino. Artisti, sappiate che nel Capoluogo lombardo c’è qualcuno che nel proprio ufficio ha alti e inutili plichi contenenti assurdi requisiti selettivi, pronti a giudicare la vostra arte come in un talent show televisivo, vince chi è più allineato ai valori condivisi dalla Giunta Comunale.

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